La birra va consumata fresca, il più presto possibile dopo l'uscita dallo stabilimento di produzione, in ogni caso entro un massimo di diciotto mesi. Le uniche eccezioni a questa regola sono le birre da invecchiamento. Queste ultime sono particolarmente alcoli-
che e luppolate, tanto da sopportare il peso degli anni; non filtrate e non pastorizzate, sono in grado di evolvere nel tempo esattamente come un buon vino. Di solito raggiungono l'apice della maturazione entro cinque anni ma talvolta possono arrivare anche a venticinque. Spesso sono distinguibili perché riportano l'anno di produzione sull'etichetta. A chi avesse intenzione di invecchiare qualche esemplare è bene ricordare alcune norme. Le bottiglie con il tappo di sughero vanno mantenute in posizione orizzontale leggermente inclinata in avanti. Quelle col tappo a corona in posizione verticale per ridurre il rischio di ossidazione. L'ambiente ideale è quello della cantina, umido e al riparo dagli sbalzi di temperatura. In ogni caso va evitato il frigorifero, troppo freddo e secco.
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